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Come ripartire le quote tra i Founders di una Startup

I founders spesso ci chiedono come dovrebbero dividere le quote tra loro.

Nelle fasi che precedono la costituzione di una nuova startup, i founders spesso ci chiedono suggerimenti in merito a come dividere le quote tra di loro. Se provate a cercare su Google, in merito a questo argomento, troverete molti consigli, alcuni dei quali davvero orribili e che, in genere, sostengono una significativa disuguaglianza tra i diversi membri del team “di fondazione”.

Durante le discussioni in “tavola rotonda”, gli argomenti che spesso i vari soci fondatori utilizzano per sostenere la loro personale causa e giustificare richieste di equity superiori ad altri, sono:

  • “Io ho avuto l’idea” / “l’idea è mia”;
  • “Io ho iniziato a lavorare diversi mesi prima di Te o di voi”;
  • “Lo avevamo concordato all’inizio che avrei avuto la maggioranza”;
  • “Tu hai avuto rimunerazioni in denaro, io no”;
  • “Io ho lasciato prima il mio lavoro sicuro e mi sono gettato nell’iniziativa prima di te”;
  • “Sono qui da più tempo, sono più grande di età o, ancora, sono più esperto di te”;
  • “Prima che arrivassi tu noi abbiamo creato il MVP”

I founders tendono a dividere l’equità sulla base del lavoro fatto “prima” o nella fase preparatoria. È un errore? Vediamo.

Tutte le motivazioni di cui sopra, che probabilmente hai sentito dire tante volte, diventano precarie quando ci si addentra in questi 4 semplici ragionamenti:

  • Occorrono dai 7 ai 10 anni per costruire una startup di valore.
    Piccole variazioni nel primo anno non giustificano frazionamenti di quote troppo differenti nel periodo 2-10 anni.
  • Più equity=più motivazione.
    Sappiamo bene che un numero enorme di startup falliscono. Più sono motivati ​​i founders, maggiori saranno le possibilità di successo. Ottenere una fetta più grande dell’equity non servirà a molto se poi la motivazione del Team sarà bassa e contribuirà al fallimento.
  • Se non dai valore ai tuoi co-founders, nemmeno gli altri lo faranno.
    Non tutti sanno che i Lead Investors considerano la divisione delle quote come un indizio su come il CEO valuta i suoi co-founders. Se dai a un co-fondatore solo il 10% o l’1%, gli altri penseranno che probabilmente non all’altezza della situazione, hanno basse competenze e che non avranno un grande impatto nella attività della startup. La qualità del team è uno dei motivi principali per cui un investitore decide di investire oppure no. Perché comunicare agli investitori, indirettamente, che hai un team che non apprezzi abbastanza? Sii orgoglioso del tuo Team e valorizzalo, sempre!
  • Le idee senza execution non vanno da nessuna parte.
    Differenze di quote troppo marcate tra i Founders generano diseguaglianze nei processi decisionali all’interno della startup. No, aver avuto l’idea, non è un buon motivo per tenere la fetta più grande.

Dividere l’equity in parti uguali può essere un’opportunità.

Un consiglio da tenere in considerazione è quello di valutare una divisione delle quote divisa in maniera equa. I tuoi co-Founders sono le persone con cui “andrai in guerra”. Probabilmente, per i prossimi 5 anni trascorrerai più tempo con queste persone che con la maggior parte dei membri della tua famiglia. I tuoi co-Founder sono coloro che ti aiuteranno a rispondere alle domande più importanti che sorgeranno durante la tua attività e carriera lavorativa. Ti aiuteranno a risolvere i problemi che incontrerai e, alla fine, saranno le persone con cui festeggerai i tuoi successi.

Dividere l’equity in parti uguali, o quasi, tra i founders, probabilmente è la scelta con più vantaggi. Del resto se non si è disposti a dare al proprio socio “fondante” una quota uguale alla propria, forse non si sta scegliendo il socio giusto.

D’altro canto, va detto che è opportuno avere sempre delle condizioni in grado di aprire un paracadute in caso di interruzione del “matrimonio”. In molte startup si utilizzano dei piano di stock options dove, ad esempio, se si lascia la startup troppo presto non si ha diritto alle proprie quote o si viene liquidati a condizioni sfavorevoli. Di contro, più a lungo si resta, più quote si potranno riscattare. Un modello del genere garantisce una visione a lungo termine del progetto e un engagement sempre alto.

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